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Teoria e Prassi del Diritto
Esami di Stato
Teoria e Prassi del Diritto
«Teoria e prassi del diritto» vuole riunire le culture giuridiche quale luogo ideale di dialogo e confronto su temi centrali, quale laboratorio di riflessioni convergenti. Il dottorato vuole essere afflato che tende a superare i limiti spaziali, alla ricerca dell’identità culturale, perché soltanto la cultura unisce, sopravanza le finzioni, e delinea il vero. La conoscenza ha acquisito la consapevolezza di misurarsi con la complessità della società contemporanea. Ciò comporta una sistematica dialettica tra gli specialismi in un processo di graduale riconoscimento ed integrazione. Il fenomeno investe in vario modo il diritto. Un esempio significativo è dato dall’Unione Europea, un sistema di produzione di norme che si integra in quelli nazionali, ma che è esso stesso la risultante di dialettiche culturali. Accade in modo analogo nel diritto internazionale, da un lato, e con la crescente integrazione autonomistica, dall’altro. Si rivela sempre più astratta l’idea del singolo settore del diritto che vive di vita indipendente. La cultura giuridica ha la sua unitarietà che di volta in volta si manifesta (o dev’essere rilevata) nelle singole questioni concrete. Questa sintesi è resa dall’apporto costruttivo e cooperativo delle conoscenze settoriali, destinate a confondersi quando poste dinanzi al fatto concreto, quale unico misuratore della risposta giusta. A questo processo culturale, non più contenibile a causa dell’imponente strattone del costituzionalismo moderno e della evoluzione tecnologica, provano a resistere artificiosi steccati. Il dottorato si prefigge lo scopo di imprimere una cultura giuridica olistica, aperta alla dimensione internazionale e interdisciplinare. Il dottorato si prefigge di contribuire allo sviluppo dell’innovazione nella ricerca che conservi la centralità della persona umana secondo una transizione verde e digitale che sia giusta ed equa; che tenga conto dei bisogni della società secondo il paradigma della democraticità; che tenga conto dell’utilità derivata dal trasferimento di conoscenze nei sistemi produttivi e nei sistemi istituzionali; che formi una generazione di ricercatori che siano il collante tra formazione, ricerca, impresa ed istituzioni; che operi nella dimensione internazionale e sovranazionale per l’elaborazione delle migliori pratiche e le migliori conoscenze; che agisca nella direzione del superamento dell’ignoto, ossia verso una cultura giuridica che affronti le questioni derivanti dalle trasformazioni dell’umanità.
Requisiti richiesti per l'ammissione |
LMG/01 Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza |
LM-52 Relazioni internazionali |
LM-62 Scienze della politica |
LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni |
LM/SC Scienze criminologiche applicate all'investigazione e alla sicurezza |
LM/SC-GIUR Scienze Giuridiche |
Altri requisiti per studenti stranieri: Titolo equipollente alla LMG/01 o alle altre Lauree magistrali selezionate |
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Per l’accesso al Corso di dottorato in Teoria e prassi del diritto si intendono selezionare candidati con spiccate potenzialità, che abbiano già dimostrato, nel corso degli studi, interesse approfondito per le materie giuridiche, oltre che inclinazione alla ricerca. La formazione ampia e articolata che si propone ai dottorandi, grazie alla didattica specialistica e a quella trasversale, le competenze che essi acquisiranno grazie alla partecipazione ai corsi, ai seminari, alle attività di laboratorio e di perfezionamento previste, insieme con l’esperienza che deriverà loro dalle ricerche individuali, consentiranno ai futuri dottori di ricerca di maturare un solido metodo scientifico di studio, di ricerca e di approccio alle discipline giuridiche. Ciò si rivelerà molto utile sia nell’ambito della ricerca, sia in rapporto alle professioni di ambito giuridico, sia anche nel contesto della pubblica amministrazione. Se infatti il dottorato di ricerca apre la strada, tradizionalmente, al mondo della ricerca universitaria, le competenze teoriche e metodologiche che i dottorandi acquisiranno, insieme con l’interesse per l’applicazione pratica del diritto, consentiranno loro di accedere con competenza, capacità e autonomia di giudizio al mondo delle professioni di area giuridica (avvocatura, magistratura, notariato), alle carriere apicali della pubblica amministrazione, come anche all’ampio contesto delle imprese e, più largamente, a tutti i numerosi settori in cui si richiedono elevate competenze giuridiche.
Gli insegnamenti di ciascun settore saranno erogati in considerazione dei progetti di ricerca dei Dottorandi.
Il numero di ore annuali previste per ciascun insegnamento può variare, in base al fabbisogno formativo di ciascun dottorando. Totale ore medie annue: 80
Diritto costituzionale | Per quanto concerne i moduli di insegnamento in “Diritto costituzionale”, anzitutto, ci si occuperà degli approfondimenti teorici su alcuni aspetti fondamentali della materia. In ciò, sarà bensì fornita una precipua attenzione all’ordinamento italiano, ma collocando la trattazione in una dimensione più ampia, attraverso congrui riferimenti al diritto internazionale e sovranazionale, nonché in un’ottica comparatistica. In particolare, saranno trattati situazioni e rapporti pubblicistici in una prospettiva multilivello, specie in virtù dell’appartenenza dell’Italia all’Unione europea ed alla CEDU, analizzando le ricadute di siffatti processi di integrazione sia sull’assetto delle nostre fonti normative, sia sulla tutela dei diritti fondamentali. Poi, passando dall’astratto al concreto, ampio spazio sarà dedicato al “diritto vivente”, soprattutto attraverso l’esame della dinamica del sistema politico e giurisprudenziale. E, sotto quest’ultimo punto di vista, un particolare riguardo verrà osservato nei confronti degli orientamenti degli organi giurisdizionali di vertice, così come ricostruiti attraverso l’analisi della rispettiva casistica. |
Diritto civile | Le trasformazioni del diritto civile impongono studi approfonditi sempre più improntati alla dialettica tra gli ordinamenti sovranazionali, europeo, comparati e le prassi. Assume una portata costitutiva il fatto, l’esperienza, nelle molteplici applicazioni, le quali, a loro volta, dovranno costituirsi in sistema dialogante con i valori. Non c’è salto tra l’accaduto e l’idea ispiratrice degli ordinamenti. L’autonomia non è più subalterna al diritto positivo, che a sua volta è subalterno -come la prima- ai princìpi. L’uomo, nel suo agire «privato», non è più segregato nella dimensione economica, ad esso è affidata la sorte della vita civile e sociale, delle sue libertà e dei suoi doveri. La cittadella del potere pubblico s’infrange dinanzi alla sua potenza escludente, s’inchina al dominio del pensiero democratico e accoglie l’apporto propositivo e crescente dell’uomo, dominante sullo Stato. Mutano i paradigmi degli studi civilistici. Anche la stessa dimensione economica dell’agire umano si colora di striature che contemplano l’ecologismo, il solidarismo e l’eguaglianza. È inadeguato il solo contro tutti, e lo stesso mercato –per sopravvivere a se stesso- si dota di scopi e valori. La libertà si relaziona all’eguaglianza ed emerge l’interesse generale quale opzione dell’agire «privato». I temi di studio saranno volti alla rilettura dei sistemi civili attraverso la legalità costituzionale. L’indagine della vita civile e sociale ha assunto una responsabilità fondata sul «comune umano». |
Diritto amministrativo | Nel programma è compreso lo studio del concetto di amministrazione pubblica, della sua disciplina costituzionale, delle regole di organizzazione e della sua capacità di amministrare attraverso l’esercizio di poteri amministrativi o secondo regole di diritto privato. |
Diritto penale | L’obiettivo è quello di una formazione culturale nel settore penalistico, proponendo un metodo teleologicamente orientato, applicato all’intero sistema della giustizia criminale. Particolare cura, in primo luogo, sarà dedicata all’approfondimento dei profili culturali del diritto penale, essenziali per la valutazione politico-criminale della legislazione vigente e delle prassi applicative, senza trascurare lo studio dell’interazione tra diritto penale e scienze criminologiche, sia sotto il profilo delle teorie della devianza, sia in rapporto allo studio dei processi di criminalizzazione. Attenzione sarà dedicata alla formazione avanzata in tema di teoria generale delle fonti, del reato e della pena. Le prospettive di europeizzazione del diritto penale saranno valutate specialmente sotto il profilo dei rapporti tra la politica criminale europea e i principi costituzionali e internazionali fondanti le diverse culture penalistiche, con riflessioni dedicate agli sviluppi della giurisprudenza costituzionale e di quella delle Corti europee, con l’intento di stimolare una maggiore apertura delle ricerche verso le reciproche interazioni con le altre discipline affini, quali il diritto penitenziario, la criminologia, la medicina legale e la psicologia forense. Pur mantenendo un approccio scientifico basato sulle tradizionali impostazioni di carattere dogmatico, il percorso formativo dovrà consentire approfondimenti utili a rilevare le connessioni con le discipline ormai largamente impiegate nella prassi forense e giudiziaria. |
Diritto processuale civile | L’obiettivo è quello di fornire una conoscenza avanzata del funzionamento del processo civile italiano e comparato, individuando, nel rapporto tra diritto sostanziale e processo, le forme di tutela dei diritti soggettivi e, quindi, le modalità processuali della loro attuazione. |
Diritto processuale penale | L’analisi della “teoria” e della “prassi” nell’ambito del processo penale rievoca l’annosa questione dell’attuazione nello svolgimento quotidiano delle indagini e dei dibattimenti di quelli che la dottrina qualifica come ‘principi naturali del processo’. |
Diritto romano e diritti dell'antichità | Caso e ‘interpretatio’ costituiscono l’origine del diritto: è casistico il diritto elaborato dai giuristi romani ed è dall’esame del caso che muove la loro ‘interpretatio’. Ed è proprio a partire da questa esperienza che prende spunto l’insegnamento di Diritto romano. Anche una parte rilevantissima degli ordinamenti giuridici contemporanei, quella anglosassone di Common Law, si fonda sul caso, pur non derivando direttamente dal diritto antico. Obiettivo delle lezioni di Diritto romano sarà dunque quello di sviluppare la sensibilità dei dottorandi rispetto ad una metodologia di costruzione giuridica che si è rivelata essenziale nella storia del diritto. |
Storia del diritto | L'apertura degli studi giuridici all’analisi storica comparata offre la possibilità di osservare le diverse esperienze da nuovi punti di vista per capire e valutare criticamente le differenze (culturali in primis) e nel contempo per far luce sulle origini degli strumenti e dei metodi teorico-pratici attraverso i quali il diritto nasce ed evolve nel mondo di oggi. L'insegnamento di Storia del Diritto si propone perciò d’introdurre i dottorandi al metodo storico comparativo affinché siano in grado di cogliere le differenze tra due o più esperienze storiche in un’ottica di lungo periodo e di capire il perché degli esiti differenti in base all’esame critico di tutti gli elementi a disposizione. |
Filosofia e teoria generale del diritto | Le discipline afferenti al settore Ius/20 Filosofia del diritto svolgono la duplice funzione di analisi teorica dell’ordinamento giuridico, nella sua distinzione di ruoli e competenze e di supporto a quel compito più alto nell’applicazione delle norme, che è la motivazione/giustificazione degli atti pubblici. Da queste due prospettive hanno origine gli studi di teoria generale, di logica ed argomentazione giuridica, nonché gli aspetti deontologici, che ormai hanno abbandonato il carattere moralistico, per essere considerati norme cogenti di comportamenti personali. In questo contesto, particolare attenzione è posta a tutte quelle situazioni che mettono in ‘fibrillazione’ il diritto a partire dalle grandi questioni bioetiche e dei diritti umani. |
Diritto commerciale | Il diritto commerciale è, sin dalla sua nascita, stato caratterizzato dall’aspetto transfrontaliero. Esso nasce come diritto dei mercanti che intrattenevano rapporti con i mercanti degli altri paesi. Anche gli altri istituti hanno una matrice comune: la società di persone del diritto romano ha influenzato le società dì persone nel mondo; la società per azioni dì diritto inglese è stata esportata ed adattata in Europa continentale e in America e poi nel mondo intero. La dialettica tra ordinamenti è tuttora fondamentale per via dell’Unione europea e della libera circolazione dei capitali e della globalizzazione. Essenziale è poi l’analisi dei fatti e della prassi. |
Diritto del lavoro e sindacale | Ci si propone di offrire ai dottorandi le competenze necessarie allo svolgimento di attività di ricerca nell’ambito del diritto del lavoro e delle relazioni industriali. |
Diritto dell'ambiente | Il programma comprende gli argomenti generali della materia, tra le quali, le fonti internazionali ed europee del diritto dell’ambiente, la disciplina costituzionale dell’ambiente, l’organizzazione amministrativa dell’ambiente procedimenti e provvedimenti in materia ambientale, nonché la tutela settoriale dell’ambiente: paesaggio, difesa del suolo, risorse energetiche, risorse idriche, emissioni in atmosfera, rifiuti, la tutela penale dell’ambiente. |
Diritto internazionale | L’inserimento, all’interno del percorso dottorale, di profili di ricerca inerenti al diritto internazionale e al diritto dell’Unione europea presenta una forte valenza tanto teorica quanto pratica. Imposta, anzitutto, dall’apertura ormai consolidata del nostro ordinamento giuridico ai valori universalistici della pace, della collaborazione tra Stati e dell’integrazione crescente dei mercati nell’epoca della globalizzazione, la dimensione sovranazionale del diritto verrà presentata anzitutto sotto il profilo della teoria generale dell’ordinamento internazionale e di quello dell’Unione europea, colti con particolare riferimento ai rapporti con il diritto interno e le sue fonti. Il fenomeno della penetrazione crescente e inarrestabile del diritto sovranazionale nell’ordinamento italiano costituirà l’intelaiatura concettuale di base che consentirà allo studente, una volta perfezionate le categorie teorico-dogmatiche fondamentali del diritto internazionale e di quello UE, di applicarle alla variegata prassi materiale originata dagli Stati per interpretarla compiutamente. In tale quadro concettuale, grande spazio sarà assicurato alla prassi delle Corti internazionali-chiamate ad un’attività interpretativa del diritto sottoposto a tensioni crescenti in un contesto spesso conflittuale-e di quelle interne, vera e propria cerniera tra le fonti domestiche e quelle internazionali. Sarà, inoltre, privilegiato lo studio teorico di taluni ambiti materiali che offrono immediate ripercussioni pratiche al giurista contemporaneo, quali il diritto e la prassi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, lo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia dell’Unione europea con riferimento alla cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, il diritto del commercio internazionale, dell’ambiente e i diritti sociali internazionali. |
Diritto dell'Unione europea | L’inserimento, all’interno del percorso dottorale, di profili di ricerca inerenti al diritto internazionale e al diritto dell’Unione europea presenta una forte valenza tanto teorica quanto pratica. Imposta, anzitutto, dall’apertura ormai consolidata del nostro ordinamento giuridico ai valori universalistici della pace, della collaborazione tra Stati e dell’integrazione crescente dei mercati nell’epoca della globalizzazione, la dimensione sovranazionale del diritto verrà presentata anzitutto sotto il profilo della teoria generale dell’ordinamento internazionale e di quello dell’Unione europea, colti con particolare riferimento ai rapporti con il diritto interno e le sue fonti. Il fenomeno della penetrazione crescente e inarrestabile del diritto sovranazionale nell’ordinamento italiano costituirà l’intelaiatura concettuale di base che consentirà allo studente, una volta perfezionate le categorie teorico-dogmatiche fondamentali del diritto internazionale e di quello UE, di applicarle alla variegata prassi materiale originata dagli Stati per interpretarla compiutamente. In tale quadro concettuale, grande spazio sarà assicurato alla prassi delle Corti internazionali-chiamate ad un’attività interpretativa del diritto sottoposto a tensioni crescenti in un contesto spesso conflittuale-e di quelle interne, vera e propria cerniera tra le fonti domestiche e quelle internazionali. Sarà, inoltre, privilegiato lo studio teorico di taluni ambiti materiali che offrono immediate ripercussioni pratiche al giurista contemporaneo, quali il diritto e la prassi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, lo Spazio di libertà, sicurezza e giustizia dell’Unione europea con riferimento alla cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, il diritto del commercio internazionale, dell’ambiente e i diritti sociali internazionali. |
Diritto degli enti locali | Il programma mira ad approfondire un particolare settore dell’amministrazione pubblica attraverso l’esame dell’assetto costituzionale dei poteri pubblici, dei modelli e degli strumenti di raccordo con lo Stato e le regioni, delle forme associative e di cooperazione tra enti locali, degli organi di governo e degli organi amministrativi degli enti locali, delle funzioni amministrative e servizi pubblici di competenza locale, dei controlli. |
Diritto delle nuove tecnologie | La quarta rivoluzione industriale designa il contesto sociale ed economico che stiamo vivendo, caratterizzato da una forte spinta all’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti. Il motore di questa rivoluzione è rappresentato dalle “tecnologie intelligenti”, ossia un insieme integrato di tecnologie digitali innovative in cui la macchina non è più semplicemente strumento dell’agire umano, ma si pone in concorrenza con esso, aprendo una serie di scenari che sino a pochi anni fa sembravano appartenere alla fantascienza. |
Diritto contabile | Il programma ha ad oggetto la disciplina giuridica della finanza pubblica, lo studio delle fonti della contabilità di Stato, nonché di argomenti generali quali il processo di integrazione europea e la contabilità di Stato, il principio dell'equilibrio di bilancio, la programmazione finanziaria, il Documento di economia e finanza, la legge di stabilità, il bilancio dello Stato e la sua formazione, l'esecuzione del bilancio (accertamento e riscossione), il procedimento contabile della spesa, la contabilità delle regioni, degli enti locali e degli enti istituzionali, la responsabilità amministrativa e contabile. |
Diritto industriale e della concorrenza | La disciplina nazionale, europea ed internazionale della proprietà intellettuale e della concorrenza, e la relativa storia sono parte del percorso formativo. Questi settori hanno conosciuto una profonda trasformazione negli ultimi tempi. Si pensi all’estensione della tutela brevettuale alle invenzioni biotecnologiche. Si pensi inoltre all’essenzialità della tutela della concorrenza e del mercato nella cornice dell’Unione europea. |
Diritto agrario | Il diritto agrario ed il diritto alimentare rappresentano due ambiti di interesse essenziale nel sistema ordinamentale. Un diritto complesso, anche di matrice trasversale, che ha allargato i suoi confini sino a contaminarsi con il diritto all’ambiente e con il diritto alla salute. Un ambito di materie poste sempre al centro delle politiche comunitarie, nelle quali l’agricoltura ha sempre rappresentato un pilastro da tutelare e potenziare. L’ apertura, quindi, di una visione del diritto agrario duplice. Una prima, quella più legata alle regole del mercato che ha finito per evolversi nelle c.d. attività connesse tra le quali quelli di natura agroalimentare in tutte le suo forme più o meno tradizionali. Una seconda, di valore più sociale, dalla quale si legano i valori connessi alla agricoltura intesa come bene comune e preservazione delle tradizioni e dei territori. Il diritto agrario continua il suo processo evolutivo ed allarga i suoi confini sotto più differenti direzioni. La green economy può qualificarsi come un bene comune di ultima generazione che trova la sua massima estrinsecazione in tutti i processi di ecosostenibilità dei sistemi produttivi.Il diritto agrario è una materia poco esplorata soprattutto in settori come quelli produttivi, paesaggistici e turistici e di salvaguardia dell’ambiente e dei territori. I risvolti anche di natura occupazionale sono significativi e allo stesso tempo crescono le aspettative delle istituzioni di mostrare capacità alla valorizzazione dei sistemi produttivi agricoli e paesaggistici. |
Diritto dell'economia | Le regole economiche sottopongono il nostro sistema ordinamentale a profondi e continui cambiamenti. Gli operatori economici precorrono i tempi e le evoluzioni tecnologiche e mutano le loro strutture con una velocità che il legislatore non è in grado di disciplinare con il metodo della fattispecia. Il diritto dell’economia pone il suo punto focale su questa vasta area dove le dinamiche e gli istituti economici si fondono integrandosi tra loro. I settori finanziario bancario assicurativo e mobiliare hanno subito una profonda modifica delle proprie regole economiche soprattutto con l’avvento della new economy. La globalizzazione dei mercati ha imposto regole certe per tutti e massima concorrenza nei sistemi di produzione e commercializzazione, anche in presenza di politiche monetarie differenziate. La competitività, pensata come un parametro attraverso il quale le imprese misurano la capacità di essere sul mercato e al contempo garantire al consumatore prodotti e servizi a prezzi equi s'è mostrata da sé insufficiente. Da qui l’esigenza di un sistema di regole dei mercati che ne corregga le asperità ai danni dei consumatori.. I mercati finanziari richiedono apparati regolativi più sensibili alle tematiche sociali ed ecologiche. Le produzioni energetiche sono la fonte dello sviluppo sostenibile senza le quali le aree economiche non potranno progettare il futuro. |
Diritto comparato | Metodologia e temi del diritto pubblico comparato. |
Diritto della navigazione e dei trasporti | Il diritto della navigazione assume una rilevanza fondamentale nell’odierna realtà economica e sociale, e non a caso il Diritto marittimo e ed il Diritto aeronautico sono inserite nel piano didattico delle facoltà giuridiche ed economiche di tutto il mondo in ragione dell’enorme sviluppo assunto dai traffici commerciali. Tanto nell’ordinamento nazionale che in quello internazionale ed europeo, la materia è pervasa da una intensa produzione normativa (TFU e soprattutto, regolamenti e direttive), dalla emanazione di documenti di indirizzo politico, dalla progettazione di reti trans-europee, dall’implementazione di specifici programmi di ricerca (ad es. mobilità sostenibile, tutela di soggetti a mobilità ridotta, sicurezza ecc.) e dalla stessa organizzazione della Commissione Europea, delle cui direzioni generali una è specificamente riferita ai trasporti. I maggiori incrementi sono previsti per via degli sviluppi dell’IA, della conseguente interazione tra automazione dei veicoli, terrestri marittimi ed aerei e i sistemi di controllo a distanza. |
Diritto pubblico | Il programma contiene una panoramica degli istituti fondamentali del diritto pubblico, relativi alle fonti normative dell’ordinamento repubblicano ed ai suoi rapporti con l’ordinamento internazionale e con il diritto dell’Unione Europea, alla funzione legislativa, all’amministrazione pubblica, al sistema delle autonomie territoriali, agli enti pubblici e agli organi ausiliari, all’ordinamento e la funzione giurisdizionale, al presidente della Repubblica, alla Corte costituzionale, agli istituti di democrazia diretta, alla costituzione economica |
Diritto ecclesiastico e canonico | La disciplina giusecclesiastica evoca la natura del diritto quale scienza di relazione volta a promuovere stabili modelli di dialogo tra ordinamento temporale e confessionale nell’elezione della tolleranza. Tale medianità non solo attinge al diritto canonico invocando lo Stato di diritto e gli assetti istituzionali liberal-democratici ma è anche trasversale (le relazioni giuridiche intra ed extraecclesiali). Dal diritto confessionale, transitando per schemi negoziati, si giunge oggi a formule partecipative che la globalizzazione riempie di categorie concettuali (diritti umani; biodiritto; finanza etica). Obiettivo delle lezioni di dir. ecclesiastico è formare il dottorando sulla base di concetti giuridici e di un metodo scientifico multidisciplinare così da offrire una peculiare prospettiva del diritto poggiante sul principale dei diritti fondamentali, la libertà di fede, in un panorama che supera il positivismo normativo per rinviare all’etica della legge finalizzata alla persona. |
BANDO XLI CICLO -Corso di Dottorato Teoria e prassi del diritto- |
ESITI |
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DOTTORATO Teoria e Prassi del Diritto – XL Ciclo A.A. 2024/2025
1. ALESSANDRÌ Sergio | 2. AMISANO Maristella |
3. BRUNO Sabrina | 4. CARUSO Giovanni Maria |
5. CATERINI Enrico | 6. CATERINI Mario |
7. CHIAPPETTA Giovanna | 8. CAZZETTA Gabriella |
9. D'ALESSANDRO Daniele | 10. DI TURI Claudio |
11. DIDDI Alessandro | 12. FAVA Claudia |
13. FERRARI Vincenzo | 14. FIORITA Nicola |
15. GUZZI Federico Francesco | 16. HELZEL Paola B. |
17. LAGHI Pasquale | 18. LASSO Anna |
19. LOPRIENO Donatella | 20. LUCIANI Fabrizio |
21. MULEO Salvatore | 22. NARDO Giulio Nicola |
23. NASTI Fara | 24. PALAZZOLO Andrea |
25. PIAZZA Marcello | 26. PONTE Flavio Vincenzo |
27. ROLLI Renato | 28. RUSSO Anna Margherita |
29. VECCHI Fabio | 30. ABADIAS SELMA Alfredo, Universidad Internacional de La Rioja, Spagna |
31. BUSTOS RUBIO Miguel, Universidad Internacional de La Rioja, Spagna | 32. BUZAGLO DANTAS Marcelo, Universidade Do Vale Do Itajaí, Univali, Brasile |
33. CHEVRAEU Emmanuelle, Université Paris Panthéon Assas, Francia | 34. HAMZA Gabor, University of Budapest, Ungheria |
35. JACOBSEN Gilson, Universidade Do Vale Do Itajaí, Univali, Brasile | 36. MALDONADO MOLINA Juan Antonio, Universidad de Granada, Spagna |
37. PFERSMANN Otto, École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, Francia | 38. SIMON CASTELLANO Pere, Universidad Internacional de La Rioja, Spagna |
39. TEIXEIRA VICHINKESKI Anderson, Universidade do Vale do Rio Dos Sinos, Brasile | 40. ZAMMIT David E. , University of Malta |
Organi del Corso di Dottorato
Coordinatore - Dottorato in Teoria e Prassi del diritto |
Prof. CATERINI Enrico |
enrico.caterini@unical.it |
Didattica
- Offerta Formativa
- Iscriversi, studiare e laurearsi
- Bacheca Corsi di Studio
- Ammissioni e iscrizioni
- Diritto allo studio
- Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA)
- Frequentare i corsi
- Trasferimenti e passaggi di corso
- Lasciare e riprendere gli studi
- Tasse ed esoneri
- Certificati e pergamene
- Dual Career studente-atleta
- Carriera Alias
- Modulistica per gli studenti
- Percorso di Eccellenza
- Orientamento e mobilità
